Screening nutrizionale: procedura e strumenti validati

Come avviene tecnicamente lo screening nutrizionale? Quali sono gli strumenti validati e le linee guida da seguire?

Lo screening nutrizionale è un sistema semplificato di primo orientamento per la rapida valutazione di fattori di rischio per malnutrizione e/o di altre problematiche nutrizionali. 

L’obiettivo che si propone è l’identificazione precoce di individui a rischio di malnutrizione, tramite la rilevazione di informazioni semplici e facilmente reperibili, e può essere gestito anche da personale che non abbia riconosciute competenze nutrizionali ma che sia adeguatamente formato. 

Come precisato dalle “Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione ospedaliera”, lo screening deve essere effettuato su tutti i pazienti che vengono ricoverati presso tutte le divisioni ospedaliere con una previsione di ricovero superiore a 5 giorni. Inoltre la procedura va eseguita entro le 48 ore dall’accettazione del paziente e ripetuta ogni 7 giorni, anche nei soggetti per i quali non era stato segnalato alcun rischio di malnutrizione all’ingresso in ospedale. 

Come avviene tecnicamente lo screening nutrizionale? 

La selezione delle informazioni da ottenere è condizionata da molteplici fattori. I parametri a cui fare riferimento per una valutazione nutrizionale sono i seguenti:

– Rilevazione di peso e statura,

– Calcolo dell’IMC,

– Rilevazione e valutazione del calo ponderale involontario negli ultimi 3-6 mesi, (nota per te: nel caso della disfagia la malnutrizione è quasi sempre per difetto e uno dei parametri più importanti è proprio il calo del peso INVOLONTARIO)

  • Rilevazione e valutazione dell’introito alimentare
  • Presenza di sintomatologia gastrointestinale
  • Valutazione della presenza e della gravità della patologia di base e/o di comorbidità. 

Quali sono gli strumenti di screening nutrizionale validati?

Per rispondere a tale quesito ci rifacciamo al Guidelines for Nutrition Screening, redatto dall’Educational and Clinical Practice Committee dell’ESPEN (European Society of Parenteral and Enteral Nutrition). In questo documento si possono trovare le linee guida circa lo screening nutrizionale e i diversi strumenti applicabili. 

Malnutrition Universal Screening Tool (MUST): è uno screening in cinque fasi volto a identificare gli adulti malnutriti o a rischio di malnutrizione per eccesso o per difetto. Il suo scopo principale è quello di identificare la malnutrizione  di adulti residenti in comunità sulla base di dati ricavati dall’associazione tra stato nutrizionale deteriorato e alterazioni funzionali.

Nutritional Risk Screening (NRS): grazie a tale strumento è possibile valutare con rapidità e semplicità il rischio di una carenza nutritiva. Scopo principale è individuare la presenza di malnutrizione e il rischio di svilupparla in ambiente ospedaliero. Rispetto al MUST prevede due ulteriori fattori di rischio nutrizionale: la severità della malattia di cui è affetto il paziente e l’età del paziente stesso.

Initial Mini Nutritional Assessment (MNA): identifica la malnutrizione e il rischio di svilupparla nei soggetti anziani ricoverati in ospedale o case di cura. La peculiarità di tale strumento è quella di riscontrare la malnutrizione anche in stadio iniziale in quanto tiene conto di dati inerenti sia l’aspetto fisico sia lo stato mentale del paziente.