La dieta mediterranea per la terza età

La dieta mediterranea è stata inserita dall’UNESCO nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità fin dal 2010 e continua ad affermarsi, anno dopo anno, come il miglior regime alimentare, anche per gli anziani. A confermarlo, tra i tanti studi effettuati, è una ricerca dell’University College di Londra “Adherence to the Mediterranean diet is associated with better quality of life: data from the Osteoarthritis Initiative”, che ha dimostrato come un’alimentazione sana e varia a base di frutta, verdura, cereali, legumi, pesce, carne e formaggio possa aiutare gli anziani a mantenersi attivi e in salute man mano che l’età avanza.

L’analisi del team inglese ha coinvolto 5.789 persone in quattro studi in Francia, Spagna, Italia e Cina e ha documentato come proprio la dieta mediterranea sia quella più indicata per la terza età, grazie al suo corretto apporto di fibre, vitamine e proteine.

Questo equilibrio di sostanze contribuisce da una parte a ridurre la fragilità delle ossa e dall’altra a mantenere in forze anche il sistema muscolare. Spesso infatti si è portati a credere che, per mantenere i muscoli forti, sia necessario un grande apporto di carne. Al contrario, invece, la dieta mediterranea contribuisce a dare un grande apporto di proteine, ma di diverso tipo, come quelle provenienti dai legumi e dal pesce, decisive anch’esse per il tono muscolare.

Mangiare cibi sani però non basta, fondamentale è anche la varietà. A volte si tendono a cucinare le stesse cose, mentre invece è importante variare piatti e pietanze in modo da permettere al corpo di assumere tutto l’ampio spettro di sostanze di cui necessita, soprattutto nella terza età.

Il servizio RistoSano®, grazie agli ingredienti genuini tipici della dieta mediterranea e alla grande varietà di piatti omogeneizzati di cui dispone, permette ogni giorno, a chi soffre di fragilità alimentari, di assumere tutte le sostanze di cui ha bisogno, senza rinunciare al gusto e alla genuinità. 

È infatti importante dare la possibilità a tutti di “mangiare con gusto”, proponendo un cibo costante, relativamente ai parametri reologici, e adeguato, rispetto ai diversi gradi di difficoltà di masticazione e deglutizione, ma al tempo stesso vario, diversificato nei menù, ricercato, gradevole nel gusto e soprattutto legato ai valori della tradizione e alla “memoria alimentare”. 

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