Documento Quadro IDDSI, cos’è e a cosa serve

Il cosiddetto Quadro IDDSI è ancora oggi un punto di riferimento per tutti gli operatori dei settori sanitario e ristorazione che si occupano di diete per i pazienti disfagici.

Sono ormai trascorsi sette anni da uno dei più grandi consessi mondiali in tema di disfagia. Stiamo parlando dell’’Iniziativa Internazionale per la Standardizzazione della Dieta in Disfagia (IDDSI), nata nel 2013 con lo scopo di codificare una terminologia standard per definire la consistenza (texture) di alimenti e liquidi addensati destinati all’alimentazione di persone affette da disfagia. Dopo circa tre anni di lavori il comitato scientifico internazionale giunse alla realizzazione di un diagramma che è ancora oggi un punto di riferimento per tutti gli operatori di settore. In particolare, il Quadro IDDSI suddivide alimenti e bevande in otto livelli di texture (0-7) identificati da numeri, etichette di testo e codici colore. 

Quadro IDDSI

Grazie a questo documento, che consta anche di una descrizione di alcuni semplici metodi di misurazione, i professionisti del settori sanitario sono in grado di individuare con precisione il livello in cui si inserisce ciascun elemento.

BEVANDE 

Benché ricerche e terminologie nazionali parlino di classificazione di bevande e liquidi in base alla viscosità, questo non è l’unico parametro da considerare quando si parla di flussi di bevande assunti per via orale. Sono infatti importanti variabili come densità, stress di resa, temperatura, pressione di propulsione e contenuto di grassi. Inoltre, nelle strutture sanitarie spesso non è possibile verificare il grado di viscosità ed è per questo motivo che il Quadro IDDSI, per una rapida verifica dei liquidi, raccomanda il metodo di valutazione noto come Test di flusso gravitazionale con siringa.

ALIMENTI

La valutazione degli alimenti deve prevedere sia le proprietà meccaniche (durezza, coesistenza, adesività…) sia le caratteristiche geometriche e di forma dell’alimento stesso. L’IDDSI ha elaborato nuove descrizioni di “texture” considerando anche un altro fattore: il rischio di aspirazione. Oggi infatti per classificare un alimento con precisione può essere necessario più di un metodo di valutazione, fra questi descritti dal Quadro IDDSI: il test di gocciolamento (The Fork DripTest), il test del cucchiaio inclinato (Spoon Tilt test), il test di pressione con forchetta o cucchiaio (Fork or Spoon Pressure Test), il test delle bacchette (Chopstick Test) e il test delle dita (Finger test).